Anche la 7a Commissione del Senato è critica sui criteri di ripartizione dei contributi MIUR agli enti di ricerca privati

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Dopo la VII Commissione della Camera, anche la 7a Commissione del Senato ha formulato, nella seduta del 9 marzo, un parere favorevole sullo “Schema di decreto ministeriale recante istituzione della tabella triennale 2014-2016 degli enti privati di ricerca nonché riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per l’anno 2014, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, con riferimento agli enti privati di ricerca” (Atto n. 260), sul quale già si era espressa, con una parere piuttosto critico, la VII Commissione della Camera (vedi Newsletter 5/2016).

Anche il parere della 7a Commissione del Senato è risultato piuttosto critico rispetto alle “novità” introdotte dal MIUR per ripartire l’importo disponibile per il 2014 (circa 3 milioni di euro), tra le quali la fissazione di una soglia minima di finanziamento, che hanno portato ad una drastica limitazione, rispetto al passato, degli enti ammessi al contributo MIUR.

In particolare, la Commissione ha chiesto al Governo di riequilibrare in futuro “i criteri del bando, attraverso una riduzione della soglia minima di contributo oppure assicurando un punteggio minimo oltre il quale il finanziamento viene comunque erogato, al fine di evitare che enti meritevoli di sostegno vengano esclusi dal riparto o che vengano avanzate richieste di contributo eccessivamente elevate per superare il limite minimo previsto dal bando”; inoltre, a giudizio della Commissione, è “urgente e non più procrastinabile” un riordino complessivo della normativa relativa alle modalità di assegnazione dei contributi pubblici per gli enti privati di ricerca.

 

Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 6 del 24 marzo 2016.

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