Comunicato ANPRI su incontri sindacali MiPAAF e CREA

COMUNICATO INCONTRI SINDACALI
1 FEBBRAIO 2017 (MiPAAF) e 3 FEBBRAIO 2017 (CREA)

Con almeno un anno di ritardo, partenza in salita per il CREA

 

Nell’incontro presso il MiPAAF del 1 febbraio (presenti i dirigenti ministeriali Luca Bianchi e Giuseppe Cacopardi, il commissario e il DG CREA), con all’OdG: “stato di attuazione della riforma del CREA”, si è appreso che:

  • Salvatore Parlato è stato nominato commissario unico fino alla nomina del nuovo CdA dell’Ente;
  • l’iter di approvazione dello statuto del CREA si sta completando (è stato già approvato dal MEF): sarà pubblicato in G.U. per fine febbraio – primi di marzo e trascorsi 15 giorni sarà operativo. Lo statuto, una volta in vigore, dovrà essere adeguato alle prescrizioni del d. lgs. 218/2016 che prevede, tra l’altro, l’inclusione nel CdA degli enti di ricerca di una rappresentanza elettiva dei Ricercatori e Tecnologi (inclusione fortemente voluta e sostenuta dall’ANPRI!);
  • il bilancio di previsione 2017, predisposto sulla base dei 12 nuovi centri, sarà approvato entro le prime settimane di febbraio. Pertanto, seppur in gestione provvisoria (dodicesimi), consentirà di assolvere agli impegni di spesa e assunzionali (per i diversi progetti ed attività, anche se con alcune difficoltà, le relative assunzioni possono esser fatte secondo i tempi previsti);
  • il bando di concorso per la direzione dei 12 centri CREA, fatte salve le domande presentate, sarà riaperto.

Come conseguenza dell’incontro presso il ministero è stato convocato l’incontro del 3 febbraio presso il CREA con all’OdG:

  • Statuto;
  • Riorganizzazione territoriale dell’attività di ricerca e sperimentazione
  • Disciplinare fase transitoria;
  • Bilancio di previsione 2017;
  • Reclutamento personale part-time al 72% e 75%;
  • Varie ed eventuali.

Lo statuto, come già detto, una volta approvato in via definitiva, dovrà essere adeguato alle prescrizioni del d. lgs. 218/2016 “Semplificazione dell’attività degli Enti di ricerca”, in particolare per ciò che riguarda i richiami alla Carta europea dei ricercatori (come ribadito dall’ANPRI). Di questo si discuterà nel prossimo incontro previsto per il 17 febbraio p.v.

La Riorganizzazione territoriale dell’attività di ricerca e sperimentazione, approvata con qualche “ritocco” (vedi il cambio di sede amministrativa, da Acireale a Rende, e di nome del Centro di ricerca per le colture arboree – CA – che diventa Centro di ricerca per l’olivicoltura, la frutticoltura e l’agrumicoltura – OFA), sarà operativa a far data dall’entrata in vigore dello statuto (metà marzo – primi di aprile). Da quel momento, nelle more della conclusione dell’iter concorsuale e di nomina dei direttori dei 12 Centri, saranno nominati direttori temporanei dei Centri medesimi, scelti tra i ricercatori o tecnologi di ruolo dell’Ente più alti in grado e con maggiore anzianità,.

Relativamente al disciplinare fase transitoria, l’ANPRI ha ribadito la necessità di prevedere un responsabile/referente anche per i Laboratori, soprattutto per ciò che riguarda le strutture ex-ENSE le quali svolgono attività di elevata responsabilità normata da apposita legislazione. Riguardo queste ultime strutture (Laboratori ex-ENSE) l’Amministrazione CREA ha mostrato una certa apertura, riconoscendo la ragionevolezza della richiesta.

Relativamente al Bilancio di previsione 2017, è stato confermato che sarebbe stato approvato questa settimana, per essere trasmesso ufficialmente al MEF (1). Rispetto a questo punto l’ANPRI, oltre a ribadire le difficoltà legate alla “gestione provvisoria”, ha chiesto notizie circa l’affitto/acquisizione della sede di via Po (2 palazzine) che, ricordiamo, acquisita con contratto “rent to buy” (locazione con opzione di acquisto), ci costa 3 milioni di euro l’anno! L’Amministrazione ha risposto che al termine della locazione (dicembre 2017) difficilmente riuscirà a comprare l’immobile (il cui prezzo è stato fissato in 55 milioni di euro!). Nondimeno si sta vagliando la possibilità che l’immobile venga acquistato da altro ente (INAIL?), per essere poi affittato al CREA ad un prezzo più basso degli attuali 3 milioni di euro.

Quanto al Reclutamento del personale part-time al 72% e 75%, la trasformazione a tempo pieno dei inizierà, probabilmente, dal prossimo 1 marzo. Si contratti dei ricercatori assunti con contratto part-time comincerà dal primo contingente (i 54 di dicembre 2014), per arrivare via via, sulla base del budget finanziario a ciò destinato, agli ultimi assunti. Dai conteggi finora effettuati (mancano ancora 3 dei 24 concorsi per passaggi di livello per avere il conteggio definitivo) tutti gli assunti entro il 2016 dovrebbero veder adeguati i loro contratti. Per gli ultimi assunti, con presa di servizio a febbraio 2017, l’amministrazione si è impegnata a prevedere l’adeguamento dei contratti nel prossimo piano di fabbisogno di personale.

Nelle varie ed eventuali si è parlato anche di precariato. Al riguardo, il commissario Parlato, ribadendo quanto già espresso nell’incontro al MiPAAF, ha detto che il problema non può che trovare soluzione con l’adozione di un piano straordinario di assunzioni da parte del Ministro che, comunque, secondo il suo pensiero, dovrà svilupparsi secondo 2 direttrici:

  • per il precariato storico (maggiore di 5 anni) attraverso un piano di stabilizzazioni;
  • per i giovani tramite appositi e specifici concorsi

Su questo tema, come per le progressioni di carriera, l’ANPRI ha invitato l’Amministrazione a destinare, senza attendere piani ad hoc di difficile realizzazione, adeguate risorse già nella formulazione del prossimo piano di fabbisogno del personale, prevedendo un congruo numero di scorrimenti delle graduatorie di idonei relative ai recenti concorsi per R&T, sia per nuovi reclutamenti che per passaggi di livello.

 

LA DELEGAZIONE FGU-ANPRI CREA

 

1 Ad oggi non si sa se il Bilancio di previsione sia stato effettivamente predisposto e inviato ai Ministeri competenti.