Comunicato del 16 febbraio 2017. Resoconto riunione del 15 febbraio su Piano di Fabbisogno Triennale, orario di lavoro dei R&T e adeguamento di Statuto e Regolamenti

Ieri, 15 febbraio, si è svolto un incontro, convocato dalla Presidenza, tra l’Amministrazione della SZN, l’ANPRI e l’USI Ricerca per discutere di: 1) definizione delle linee strategiche per il Piano di fabbisogno del prossimo Piano Triennale, 2) l’avvio dell’orario di lavoro sperimentale per Ricercatori e Tecnologi, e 3) soluzione alle problematiche evidenziate nell’applicazione del vigente Orario di lavoro.

In merito al primo punto all’odg, la definizione delle linee strategiche per il Piano di fabbisogno del prossimo Piano Triennale, il Presidente della SZN ha sottolineato la sua volontà di procedere con progressioni di carriera sia dei Ricercatori e Tecnologi, che del personale tecnico ed amministrativo.

A tal riguardo, ha dichiarato che intende procedere con lo scorrimento della graduatoria dell’ultimo concorso per Primo Ricercatore ripescando i primi tre idonei. Ha inoltre anticipato la volontà dell’Ente di bandire, nel prossimo triennio, concorsi pubblici per 2-4 unità di personale sia di I livello (Dirigente di Ricerca o Dirigente Tecnologo) che di II livello (Primo Ricercatore o Primo Tecnologo) per ciascuno dei tre anni del Piano, con una ripartizione tra il profilo Ricercatore e quello Tecnologo di 2 o 3 a 1 (2-3 Ricercatori per 1 Tecnologo).

L’Ente intende inoltre scorrere la graduatoria del concorso per Ricercatore di III livello del piano straordinario MIUR, ripescando i primi 4 idonei, e bandire nuovi concorsi pubblici per Ricercatore di III livello, per un totale di circa 15 posti nel triennio, da definire e programmare in funzione anche delle linee di ricerca attivate dai Ricercatori con contratto a tempo determinato. Tali nuovi ricercatori dovrebbero, inoltre, rafforzare la Sezione BEOM, che risulta attualmente sottodimensionata.

La SZN intende procedere anche con concorsi per tre figure di Tecnologo, una con competenze informatiche, una con competenze in robotica e/o sensoristica e una con competenze in tecniche di sequenziamento massivo e successiva analisi.

Per quanto riguarda il personale tecnico ed amministrativo, l’Ente intende procedere sia con i concorsi interni ex art. 54 che con concorsi pubblici allo scopo di dare una possibilità di passaggio di profilo al personale tecnico ed amministrativo di fatto “sottoinquadrato”. L’Ente intende inoltre attingere alle graduatorie delle cosiddette “categorie protette”, assumendo un paio di Amministrativi e 5-6 tecnici.

Tutti questi numeri sono al momento indicativi in attesa di avere informazioni più precise dal MIUR in merito al costo effettivo di ciascuna unità di personale e relativa disponibilità di bilancio.

Il Presidente ha anche annunciato al sua volontà di costituire una nuova Sezione, quella di Biotecnologie marine, molto innovative nel panorama nazionale, cui potrebbero confluire sin da subito 5-6 unità di personale già presente nell’Ente e al quale si intende destinare alcuni posti dei nuovi concorsi per Ricercatore di III livello.

Infine, il Presidente ha annunciato la volontà di costituire una nuova sede distaccata in Sicilia, alla quale dovrebbero afferire anche figure ad elevata professionalità di altri Enti.

L’ANPRI esprime il proprio apprezzamento per la volontà dell’Ente di procedere sia all’assunzione di nuovo personale che al riconoscimento, attraverso concorsi pubblici, della crescita professionale del personale già di ruolo. Attende però i numeri definitivi dei posti da bandire o da scorrere prima di formulare un giudizio definitivo.

In merito all’orario di lavoro sperimentale per Ricercatori e Tecnologi, che prevede, in applicazione del contratto vigente, l’utilizzo di un sistema sperimentale di certificazione dell’orario di lavoro senza l’utilizzo del cartellino elettronico, svolto sia in sede che fuori sede, su base volontaria, il Presidente ha affermato che tale sperimentazione partirà il 1° aprile e che i R&T che intendono utilizzare tale nuova procedura potranno comunicarlo durante il mese di marzo. Nell’ambito di tale sperimentazione, potrà essere autorizzata dal Direttore, previa comunicazione e giusta motivazione, anche lo svolgimento dell’attività presso la propria abitazione.

L’ANPRI, nel esprimere grande soddisfazione per la decisione dell’Ente di rispettare la normativa contrattuale relativa all’orario di lavoro dei R&T, ha fatto presente che anche per l’attribuzione dei buoni pasto ai R&T la normativa contrattuale (l’ art. 5 del CCNL del 21/02/2002) non fa alcuna menzione di sistemi automatici per la rilevazione dell’orario di lavoro ma ad una semplice dichiarazione di effettuare un orario di lavoro ordinario superiore alle sei ore, con la relativa pausa.

In merito all’ultimo punto all’odg, la soluzione alle problematiche evidenziate nell’applicazione del vigente Orario di lavoro, il Direttore ha comunicato di aver individuato una procedura per gestire una breve pausa di servizio, non superiore ai 15 minuti, per il personale che fa uso del sistema automatico di rilevazione dell’orario di lavoro.

In chiusura dell’incontro, il Presidente ha comunicato che è partito il processo di adeguamento dello Statuto e dei Regolamenti della SZN a quanto prescritto dal D.Lgs. 218/2016 di attuazione della cosiddetta “Legge Madia”. A tale riguardo, l’ANPRI ha affermato che il D.Lgs. 218/2007, impone agli Enti di assicurare la “rappresentanza elettiva di ricercatori e tecnologi negli organi scientifici e di governo degli Enti”. Per assicurare tale “rappresentanza elettiva” nell’organo di governo è necessario per l’ANPRI, come già affermato nel Comunicato del 2 dicembre 2016, che uno dei Consiglieri di amministrazione sia eletto dai soli R&T della SZN, che debbano costituire quindi l’esclusivo elettorato attivo e passivo, coerentemente con quanto raccomandato dalla Carta europea dei ricercatori (“è del tutto legittimo, nonché auspicabile, che i ricercatori siano rappresentati negli organi consultivi, decisionali e d’informazione delle istituzioni per cui lavorano”) che l’art. 2 decreto impone agli Enti di recepire. Per quanto riguarda, invece, il Consiglio Scientifico è necessario riservare un congruo numero di posti (almeno la metà, per l’ANPRI) alla rappresentanza elettiva dei R&T della SZN.

La necessità che entrambe le rappresentanze nel CdA e nel Consiglio Scientifico debbano essere costituite da R&T della SZN è confermata, ad avviso dell’ANPRI, dal fatto che il Consiglio nazionale dei ricercatori e tecnologi, istituito ai sensi dell’art. 8 dello stesso D.Lgs. 21872016, è “composto dai rappresentanti dei ricercatori e tecnologi eletti negli organi scientifici e di governo dei singoli enti” e, pertanto, la non presenza di R&T della SZN nel CdA e nel Consiglio Scientifico priverebbe la SZN dall’avere propri R&T nel Consiglio nazionale dei ricercatori e tecnologi!

 

La delegazione dell’ANPRI

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