Corte Costituzionale: legittimo il prelievo sulle pensioni d’oro

Corte costituzionale

La Corte Costituzionale, nell’udienza del 5 luglio scorso, ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo, che scade nel dicembre di quest’anno, sulle pensioni di importo più elevato: il prelievo è stato quindi ritenuto legittimo perché adottato in un periodo di profonda crisi. La Corte ha escluso la “natura tributaria” del prelievo di solidarietà previsto dalla legge di Stabilità 2014 per un triennio sui trattamenti pensionistici superiori a 14 volte il trattamento minimo INPS, ritenendolo “un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema”.

La Corte, presieduta da Paolo Grossi, “ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e, pur comportando innegabilmente un sacrificio sui pensionati colpiti, sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime”.

Evidentemente la nuova Presidenza e la nuova composizione della Corte hanno permesso di superare le precedenti posizioni a suo tempo manifestatasi nella sentenza n. 116 del 2013, con la quale fu bocciato il contributo di solidarietà previsto dal 1° agosto 2011 fino al 31 dicembre 2014.

Rimangono ancora in campo i più recenti ricorsi (tra cui anche quelli dello studio Orrick per conto della CIDA) sulla mancata o parziale rivalutazione delle pensioni per gli anni 2012/2013.

 

Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 14 del 14 luglio 2016.

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