Comunicato 26 luglio 2016 CREA: Lo strano caso dei bandi di concorso per ricercatore III livello

In occasione della riunione sindacale del 15 luglio u.s., l’amministrazione CREA ci ha fatto avere un elenco di 20 posizioni a concorso per ricercatore III Livello, nonché l’elenco dettagliato dei titoli valutabili.

Le posizioni a concorso sono relative solo ad 8 dei futuri 12 centri, con alcune vistose mancanze: non sono citati i centri CREA‐DC, CREA‐GB, CREA‐PB e CREA‐ZA, che pure hanno un numero rilevante di personale precario con enorme anzianità.

A giustificazione di tali mancanze, la delegazione CREA, peraltro priva del Commissario, ha evidenziato che le posizioni scelte sono state individuate sulla base delle richieste dei direttori dei centri. Ne dobbiamo, dunque, dedure che per i centri esclusi i relativi direttori o non hanno avanzato nessuna richiesta, oppure le loro richieste non sono state accolte. Noi propendiamo per la seconda ipotesi. Se così fosse, sarebbe molto grave, e ci sarebbe da chiedersi quale sia il grado di autonomia o di autorevolezza di alcuni direttori di centro, considerato che da alcuni dei centri “dimenticati” ci arrivano lettere di protesta, che alimentano la sensazione di abbandono di alcune strutture.

Giusto chiedersi, a questo punto, se sia stata fatta una oculata valutazione della domanda di personale dei centri CREA. Se è stata fatta, riteniamo che il documento debba essere reso pubblico, anche per consentire ai ricercatori precari come si collocano rispetto alle strategie dell’Ente. Se invece la ricognizione non è stata fatta in modo oculato o, addirittura, non è stata fatta per niente, è evidente che si tratta di una grave mancanza, a cui è necessario porre rapidamente rimedio.

Quanto ai titoli da valutare, ci sembra evidente che debbano essere rivisti. Sono titoli adatti a un concorso universitario, ma non per un ente pubblico di ricerca!

Nell’elenco delle posizioni da bandire presentato dall’Amministrazione mancavano le 6 posizioni da tecnologo previste nel piano di fabbisogno del personale 2014‐2016. Ci aspettiamo, come è stato richiesto dall’ANPRI, che siano utilizzate per quei centri “dimenticati” per le posizioni da ricercatore. A meno che la mancanza dall’elenco dei tecnologi non risponda invece al desiderio recondito di qualcuno di riservare quelle posizioni per l’Amministrazione CREA. Per le attività di ricerca, oltre al danno, anche la beffa!

 

 

La Delegazione ANPRI-CREA