L’ANVUR non riesce a spendere tutti i soldi che riceve dallo Stato

Il 5 aprile, la Sezione del controllo sugli Enti della Corte dei conti ha pubblicato la propria Relazione sulla gestione finanziaria dell’ANVUR per gli esercizi finanziari 2013 e 2014. La Corte ha esaminato in dettaglio la struttura organizzativa dell’Agenzia e i costi ad essa collegati.

Sono organi dell’Agenzia il Presidente, il Consiglio direttivo e il Collegio dei revisori. I compensi agli organi ammontano nel 2014 a quasi 1,3 milioni di euro, di cui 210.00 spettanti al Presidente, il prof. Stefano Fantoni, e quasi 950.000 finiti nelle tasche dei sette componenti il Consiglio Direttivo.

Nel 2014 l’Agenzia, precedentemente ospitata in locali del MIUR, si è trasferita in una sede propria, con contratto di locazione stipulato tra l’Agenzia del Demanio e il Fondo immobili pubblici che prevede un canone annuale di circa € 341.000. Il canone fino al 2022 sarà a carico di un Fondo già costituito presso il MEF e annualmente rimborsato all’Agenzia.

Nel 2013 e 2014 al Direttore, Roberto Torrini, il cui contratto è scaduto il 28 febbraio, è stato corrisposto un compenso annuo lordo di 171.418 euro (di cui 51.152 di indennità di posizione e 28.569 di indennità variabile).

Il personale dell’ANVUR, al 31 dicembre 2014, era costituito da due dirigenti, 10 unità di personale di area III (di cui due in comando) e 3 unità di area II.

Tutti gli esercizi presi in considerazione, dal 2012 al 2014, si sono chiusi con un avanzo finanziario piuttosto rilevante in rapporto all’entità delle entrate. Ad esempio, nel 2014, l’anno in cui l’avanzo finanziario è stato più basso, a fronte di entrate per 7.343.900 euro le spese sono state pari a oltre 5,7 milioni di euro.

Le risorse finanziarie dell’Agenzia sono pertanto costituite per la quasi totalità da contributi statali, parte da apposito capitolo del MIUR e parte da prelievo da FFO e FOE (circa 5,5 milioni di euro nel 2012, 7,9 milioni di euro nel 2013 e quasi 6,5 milioni di euro nel 2014). Da notare che nel 2013 si è verificato un prelievo aggiuntivo di € 2.000.000 dal FOE, al quale non è corrisposto un pari aumento della spesa corrente:

Il sensibile aumento della spesa corrente nel 2014 (+900.000 euro rispetto al 2013) è attribuibile in gran parte – secondo la Corte – alle spese straordinarie sostenute per il trasferimento dell’ANVUR nella nuova sede e inserite nella voce “acquisto beni di consumo e servizi”.

La giacenza di cassa è in costante crescita, da 4.786.079 euro nel 2012 a 9.346.855 euro nel 2013 e a quasi 11 milioni di euro nel 2014.

Secondo la Corte, i dati “confermano la fase di assestamento dell’ANVUR sia dal punto di vista organizzativo (sede, personale) che dal punto di vista del funzionamento (piena operatività) e i risultati contabili pur mantenendo una situazione di equilibrio si sono ridimensionati avvicinandosi al livello che in futuro potrebbe essere quello a regime”.

A noi sembra piuttosto, dati alla mano, che l’ANVUR riesca a spendere solo in parte quanto riceve annualmente dalle finanze pubbliche (in buona parte a scapito dei già insufficienti FFO e FOE assegnati a università ed Enti MIUR), destinando peraltro una quota consistente del finanziamento statale ai compensi dei componenti dei propri organi: 43% nel 2012, 17% nel 2013, 20% nel 2014, compensi che nel 2014 hanno rappresentato oltre il 27% della spesa corrente.