Lettera di ANPRI al Presidente Renzi sulla mancata nomina dei consiglieri ISTAT

Sede-Istat_large

L’ANPRI  ha trasmesso nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi una lettera aperta sulla situazione della mancata nomina dei consiglieri di sua pertinenza nel seno del Consiglio dell’Istituto. In particolare, abbiamo ritenuto opportuno sottoporre all’attenzione del Presidente del Consiglio questa condizione di “stallo” in cui versa l’Istituto che si protrae oramai da molto tempo.

A seguire il testo della lettera inviata al presidente del consiglio.

 

.

..

.

 ____________________________________

.

Roma, 5 ottobre 2015

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi

p.c. Al Ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione
Marianna Madìa

Oggetto: Nomina del nuovo Consiglio dell’ISTAT

 

Signor Presidente del Consiglio,

l’Istituto Nazionale di Statistica è un’istituzione fondamentale e imprescindibile per la vita del Paese in quanto produce e analizza con regolarità e imparzialità una grande quantità di informazioni che, prodotte utilizzando metodologie condivise a livello internazionale, delineano i contorni all’interno dei quali si muove la nostra società, in tutti i suoi vari aspetti. Nel mettere a disposizione di tutte le istituzioni e tutti i cittadini, nonché degli organismi internazionali, queste informazioni, di cui l’Istat assicura la trasparenza e la correttezza metodologica, l’Istituto svolge un compito essenziale in tutte le democrazie mature, quello di fornire all’intera collettività gli elementi di conoscenza necessari per prendere le decisioni, per consentire la valutazione delle politiche e le analisi sulla situazione economica e sociale del Paese.

In considerazione dell’importanza del ruolo svolto dall’ISTAT, questa Associazione, rappresentativa dei ricercatori e tecnologi nel comparto Ricerca, ritiene necessario portare alla Sua attenzione la situazione in cui si trova attualmente l’Istituto, costretto ad operare in regime di “funzionalità limitata” a causa del mancato rinnovo del Consiglio, organo di vertice indispensabile per il corretto e regolare funzionamento dell’Ente, in quanto “programma, indirizza e controlla l’attività dell’Istituto” (DPR. 166/2010 art. 4.1). Il Consiglio d’Istituto è composto di due membri individuati dal COMSTAT (Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica) e due di nomina della Presidenza del Consiglio. Tutti i membri precedenti sono decaduti dalla carica a dicembre del 2014 e, ad oggi, tale organo non è stato rinnovato; sono stati solo indicati i membri di designazione COMSTAT (Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica) mentre si è in attesa della nomina dei due membri di nomina governativa.

Il protrarsi dei tempi preventivati per il rinnovo del Consiglio, che ha il compito di “deliberare il disegno organizzativo dell’Istituto, determinando gli uffici centrali e periferici e la loro organizzazione, fissandone i compiti e la dotazione di personale e di mezzi, nonché il regolamento organico e la pianta organica del personale…”, non solo impedisce il rinnovamento della gran parte delle posizioni di vertice dell’Istituto che, nelle more, sono state prorogate fino a dicembre, ma soprattutto determina un forte disorientamento tra il personale che attende da tempo nuove e diverse politiche di gestione dell’Istituto, a partire dalla definizione di un nuovo Piano di fabbisogno in grado di dare prospettive concrete ai tanti “precari” che operano nell’Ente e dalla ripresa di un’efficace contrattazione integrativa che sappia dare soluzione ai tanti problemi ancora aperti, non ultimo quello della valorizzazione delle competenze e delle professionalità maturate dal personale dell’Istat in questi anni di blocco della contrattazione.

Il mancato rinnovo del Consiglio, inoltre, di fatto sta bloccando il processo di riorganizzazione dell’ISTAT, annunciato da tempo dal Presidente, e il conseguente ammodernamento delle attività di produzione statistica. Tale processo, orientato a razionalizzare i processi e a ridurre l’attuale numero di strutture dirigenziali generali, eccessivo per un ente di ricerca, potrebbe consentire, tra l’altro, una significativa riduzione dei costi di gestione.

Alla luce di quanto esposto, questa O.S. ritiene che il rinnovamento degli organi di vertice dell’ISTAT non sia più procrastinabile e, pertanto, si si rivolge a Lei, Signor Presidente del Consiglio, per sollecitare la designazione dei due membri di competenza della Presidenza del Consiglio e il conseguente DPCM di nomina dell’intero Consiglio dell’ISTAT.

Nel ringraziarLa per l’attenzione, colgo l’occasione per porgerLe, a nome dei ricercatori e tecnologi dell’ANPRI, distinti saluti.

 

Liana Verzicco

Segretario Generale ANPRI – CIDA

[/quote]