Il Senato approva il maxiemendamento del Governo al decreto Milleproroghe: c’è anche la stabilizzazione dei precari dell’ISS (230) e dell’ISTAT (350)

Presso la 1ª Commissione del Senato è all’esame, in sede referente, il DDL 2630Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini” (il cosiddetto Milleproroghe).

Nella seduta del 9 febbraio, la Commissione ha approvato un emendamento bi-partisan (1.22 testo 3) che, se confermato nel prosieguo dell’iter parlamentare, consentirà la stabilizzazione di 230 precari dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’emendamento prevede infatti che l’Istituto potrà bandire nel triennio 2017-2019, nel limite dei posti disponibili nella propria dotazione organica, procedure concorsuali per titoli ed esami, per assumere a tempo indeterminato 230 unità di personale non dirigenziale, che abbiano prestato servizio con contratto a tempo determinato presso l’ISS per almeno tre anni alla data di conversione in legge del decreto 244/2016.

Al relativo onere finanziario, valutato in 6 milioni di euro per il 2017 ed in 11.685.840 euro a decorrere dal 2018, si provvederà con l’azzeramento del Fondo “Progetto genomi Italia”, istituito dalla Legge di stabilità 2016 presso il Ministero della Salute, con la riduzione dello stanziamento a favore della Fondazione Istituto Mediterraneo di Ematologia (IME), disposto dalla Legge di stabilità 2014, e con la riduzione dei “Fondi da ripartire” previsti nel bilancio del Ministero dell’economia e delle finanze.

L’emendamento stabilizza-precari ISS è poi confluito nel maxi-emendamento che il Governo ha presentato in Aula e sul quale ha posto la fiducia.

Nel medesimo maxi-emendamento vi è anche la proroga dei contratti a tempo determinato in essere presso l’ISTAT, fino alla conclusione delle procedure concorsuali già previste per l’assunzione a tempo indeterminato e comunque non oltre il 31 dicembre 2019, invece che entro il 31 dicembre 2017.

Il DL 244/2016 è in scadenza il 28 febbraio.


Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 4 del 16 febbraio 2017.

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