Borealis – Il Supercomputer Quantistico “Supremo”

È stato compiuto da poco un ulteriore balzo in avanti nel campo delle tecnologie multidisciplinari che mirano al raggiungimento e al mantenimento della “supremazia” quantistica.

Essa consisterebbe nel progettare, sviluppare, realizzare e aggiornare continuamente sistemi di calcolo avveniristici in grado di sfruttare sempre meglio le affascinanti, e ancora in gran parte sconosciute, potenzialità della meccanica quantistica per costruire macchine di straordinaria potenza computzionale.

I supercomputer quantistici sono capaci di risolvere ad esempio complessi calcoli matematici o di svolgere una lunga sequenza di operazioni elementari in pochi secondi, al contrario delle più potenti macchine digitali, che invece impegherebbero migliaia di anni a partià di compito. La differenza fondamentale risiede proprio nel cuore della macchina, ovvero nel modo di rappresentare le informazioni di base, che negli usuali computer digitali è codificata in soli due possibili stati elettrici e/o magnetici opposti, ovvero le cifre binarie 0 e 1.

Invece, Borealis, rilasciato recentemente dall’azienda canadese Xanadu si può considerare, ad oggi, il primo prototipo di “computer quantistico supremo” perché non solo si basa su tecnologie all’avanguardia che integrano l’uso dei superconduttori a trappola ionica con innovativi dispositivi fotonici programmabili, ma è anche il primo supercomputer ad essere accessibile via cloud.

Infatti, Xanadu ha deciso di offrire le potenzialità di Borealis a vantaggio di aziende private, ma anche di ricercatori, tra cui gli scienziati italiani dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), interessati a esplorare e ottimizzare le potenzialità del calcolo quantistico. L’accesso da remoto a Borealis è reso possibile da una sorta di palestra di addestramento denominata Bracket e progettata da Amazon Web Services (AWS).

Innumerevoli, e forse molti ancora imprevedibili, sono i settori nei quali la “fantascientifica” potenza di calcolo raggiungibile da questi supercomputer quantistici così sofisticati e complessi potrebbe trovare utile applicazione: basti pensare a titolo di esempio alla fotosintesi clorofilliana artificiale o alla fusione nucleare fredda.

Approfondimenti: https://www.xanadu.ai/products/borealis