Il “viaggio” continua ancora

Lo straordinario viaggio della sonda spaziale Voyager 2 continuerà fino al 2026 e forse anche oltre.

Si tratta dell’incredibile missione della pionieristica sonda della NASA lanciata nel 1977 e originariamente concepita per durare soli quattro anni.

Invece, il sacrificio dei circuiti di sicurezza progettati contro le repentine fluttuazioni di tensione elettrica, permetterà a questo eccezionale capolavoro di scienza e di tecnologia di proseguire il suo singolare “volo” di oltre 20 miliardi di chilometri.

Così, dopo aver superato lo spazio interplanetario, Voyager 2 che è già oltre l’eliopausa (la cui soglia simbolica ha varcato il 5 novembre 2018), ovvero la sfera di influenza gravitazionale del Sole, si appresterà ad esplorare le profondità dello spazio intersiderale. Insieme al suo gemello Voyager 1,si tratta, ad oggi, degli unici sistemi spaziali costruiti dall’uomo ad aver compiuto una simile impresa.

Gli scienziati responsabili del programma di esplorazione spaziale, coordinati da Suzanne Dodd del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno deciso di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa della sonda, spegnendo un importante dispositivo di sicurezza, pur di mantenere accesi i cinque strumenti scientifici.

Questi, alimentati dall’energia termica generata dal decadimento di alcuni isotopi radioattivi del plutonio analizzeranno lo spazio interstellare e invieranno preziose informazioni al centro di comando missione con segnali elettromagnetici la cui sorgente è talmente lontana da impiegare più di 21 ore per arrivare a terra.

Approfondimenti: https://voyager.jpl.nasa.gov/news/details.php?article_id=129