Comunicato del 25 luglio 2016. La montagna ha partorito il topolino? I presidenti degli EPR si accontentano della semplificazione e abbandonano i ricercatori e tecnologi al loro destino di impiegati!!

La montagna partorisce un topolino

 

L’ANPRI prende atto con stupore e rammarico del comunicato stampa dei presidenti degli EPR, di seguito riportato, dal quale si evince che è prevalsa ancora una volta la logica della concertazione con chi difende un sistema che mortificando la ricerca ne depotenzia il contributo alla crescita del Paese, ancora più essenziale nell’attuale fase di profonda crisi.

I presidenti degli EPR si accontentano di portare a casa la semplificazione delle attività, sicuramente necessaria, ma altrettanto sicuramente insufficiente, da sola, per ridare slancio e vitalità al Sistema ricerca del Paese.

Vi è per altro da rilevare che la delega impegna il Governo (lettera a, comma 1, art. 13) a “garantire il recepimento della Carta europea dei ricercatori e del documento European Framework for Research Careers, con particolare riguardo alla libertà di ricerca e all’autonomia professionale; consentire la portabilità dei progetti di ricerca e la relativa titolarità valorizzando la specificità del modello contrattuale del sistema degli enti di ricerca” e, pertanto, la sola semplificazione determinerebbe un mancato adempimento da parte del Governo.

L’ANPRI auspica che il Governo abbia uno scatto d’orgoglio e riesca ad avviare una volta per tutte la valorizzazione dei ricercatori e tecnologi degli EPR che la delega consente. Il fallimento di questo obiettivo rappresenterebbe una prova di scarsa credibilità del Governo, difficile da giustificare e da recuperare.

 

La Segreteria Nazionale ANPRI

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COMUNICATO STAMPA

I presidenti degli EPR: rafforzare l’autonomia

21/07/2016

I presidenti di tutti gli Enti pubblici di ricerca nazionali, nell’approssimarsi della scadenza della legge delega sulla pubblica amministrazione, si sono riuniti più volte a Roma. La Conferenza dei presidenti auspica l’adozione degli interventi che, coerentemente con i principi della delega (articolo 13: “favorire e semplificare le attività degli enti pubblici di ricerca e rendere le procedure e le normative più consone alle peculiarità degli scopi istituzionali di tali enti, anche considerando l’autonomia e la terzietà di cui essi godono”), consentano di rafforzare l’autonomia degli EPR, riconoscendone il ruolo strategico per il Paese e la specificità nell’ambito della pubblica amministrazione. I presidenti, in seduta collegiale, hanno delegato a rappresentare la loro visione il presidente del CNR, prof. Massimo Inguscio.