Comunicato dell’8 febbraio 2017. I Direttori non possono chiedere ai R&T le valutazioni dei singoli prodotti sottoposti alla VQR 2011-2014

L’ANPRI è venuta a conoscenza che alcuni (pochi) Direttori di Istituto del CNR stanno chiedendo ai Ricercatori e Tecnologi dell’Istituto da loro diretto le valutazioni dei prodotti individuali sottoposti alla VQR 2011-2014, motivando talvolta la loro richiesta con la volontà di ricavare da tali dati la valutazione dell’intero Istituto.

L’ANPRI si vede pertanto costretta a ricordare a tutti i Direttori di Istituto e all’Amministrazione Centrale del CNR che ciò non è assolutamente consentito dalla legge in quanto, ai sensi  del DPR n. 76/2010, soltanto l’ANVUR è abilitata, come agenzia indipendente, a detenere, trattare e comunicare, in forma aggregata e/o disaggregata, le informazioni relative alle valutazioni dei singoli prodotti della ricerca sottoposti alla VQR 2011-2014 e quindi a elaborare e diffondere le valutazioni delle singole Istituzioni e loro articolazioni interne che, nel caso del CNR saranno proprio gli Istituti, come risulta dall’ultima versione del Bando dell’11 novembre 2015. Inoltre, come ribadito dall’art. 6, comma 6, del DM 458/2015, “i risultati della valutazione dei singoli prodotti […] non verranno resi pubblici” dall’ANVUR e quindi non potranno essere resi pubblici neanche dai singoli Ricercatori.

L’ANPRI, nel ricordare che il 21 febbraio l’ANVUR presenterà ufficialmente i risultati della VQR 2011-2014 e che quindi basterà attendere un paio di settimane per conoscere la valutazione ufficiale dell’intero CNR e dei singoli Istituti, diffida chiunque, all’interno dell’Ente, dal richiedere ed elaborare le valutazioni dei singoli prodotti della ricerca, facendo presente sin da ora che è pronta ad agire legalmente nelle sedi competenti a tutela dei diritti del personale Ricercatore e Tecnologo.

 

Gianpaolo Pulcini

Segretario Nazionale, Responsabile CNR

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