Nella prossima manovra di bilancio più soldi (sempre pochi) per i rinnovi contrattuali

Nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza – DEF 2017 approvata dal Governo lo scorso 23 settembre, si prevede un incremento delle risorse messe a disposizione per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, da definire nella prossima legge di bilancio.

Non ci sono al momento cifre ufficiali, nella Nota si legge solo (pag. 60) che saranno rifinanziate “le c.d. politiche vigenti, inclusive delle risorse per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego”. Secondo anticipazioni giornalistiche (v. ad es. qui), dovrebbero però essere stanziati fondi sufficienti a garantire l’incremento medio di 85 euro mensili a regime per il triennio 2016/2018, pattuito dal Governo con CGIL-CISL-UIL nel novembre 2016.

Come è noto, la legge di bilancio stabilisce le sole risorse per i rinnovi contrattuali dei dipendenti delle amministrazioni statali, che costituiscono anche il riferimento per gli incrementi contrattuali che le altre pubbliche amministrazioni, tra le quali gli enti di ricerca, dovranno corrispondere a carico dei propri bilanci.

Per il comparto Istruzione e Ricerca (pag. 153 della Nota) viene affermato che il rinnovo normativo ed economico “consentirà di dare la giusta valorizzazione al ruolo fondamentale dei professori del sistema AFAM, dei ricercatori e tecnologi, dei docenti dell’istruzione scolastica e del personale amministrativo incluso quello dirigenziale”.

Si introdurranno inoltre “misure di valorizzazione per i professori universitari nel rispetto delle regole del regime di diritto pubblico che li caratterizza.

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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 11 del 29 settembre 2017

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