Lo stato giuridico di R&T degli EPR secondo il governo comporta un aggravio di spesa

Sconcertante affermazione del rappresentante del Governo, il vice ministro Morando, in sede di esame degli emendamenti presentati al DDL 1577 Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche in Commissione V Bilancio del Senato nella seduta di martedì 3 marzo. Commentando l’emendamento 8.16, che propone di recepire le indicazioni della risoluzione della VII Commissione del Senato sullo stato giuridico di ricercatori e tecnologi degli Enti di ricerca – approvata all’unanimità – attraverso una specifica delega al Governo, il vice ministro Morando dimostra la sua assoluta ignoranza della materia osservando impropriamente “che la proposta prevede l’introduzione di un’importante riorganizzazione dell’attività dei ricercatori degli enti pubblici, che, a suo parere, implica una conseguente revisione del loro trattamento economico”, esprimendo di fatto il parere contrario del Governo per una presunta, e non dimostrabile, previsione di spese senza la debita copertura.

L’ANPRI ha reagito immediatamente con un comunicato durissimo, nel quale stigmatizza la pretestuosità dell’affermazione del vice-ministro e si chiede a gran voce quali siano le vere motivazioni che spingono il governo a cestinare uno degli esiti fondamentali dell’accurato lavoro della VII commissione del Senato.