In vigore le norme per la stabilizzazione dei precari

Il Decreto legislativo 75/2017 contiene all’art. 20 disposizioni relative al Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, con le quali si prevede che, nel triennio 2018-2020, le amministrazioni possono, in coerenza con il proprio piano triennale di fabbisogno e con l’indicazione della relativa copertura finanziaria, assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale che possegga tutti i seguenti requisiti:

  1. risulti in servizio successivamente alla data del 28/08/2015 con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione;
  2. sia stato assunto a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione;
  3. al 31 dicembre 2017, abbia maturato alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Nelle assunzioni, va data priorità al personale in servizio alla data del 22 giugno 2017. Le amministrazioni possono anche bandire procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili, al personale non dirigenziale che possegga tutti i seguenti requisiti:

  1. risulti titolare, successivamente al 28/08/2015, di un contratto di lavoro flessibile presso l’amministrazione che bandisce il concorso;
  2. abbia maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, presso l’amministrazione che bandisce il concorso.

Per gli Enti di ricerca MIUR, il periodo di tre anni di lavoro negli ultimi otto anni può essere maturato anche presso diversi enti e istituzioni di ricerca.

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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 10 del 28 luglio 2017.

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