Legge di bilancio: dagli emendamenti poche novità in vista per la ricerca

Legge di bilancio 2017La legge di Bilancio per il 2017 è all’esame in sede referente presso la V Commissione della Camera (per articolato e quadri generali riassuntivi vedi C. 4127-bis-Volume I, per gli stati di previsione dei singoli Ministeri vedi C.4127-bis-Volume II). La Commissione ha iniziato nella giornata del 20 novembre l’esame degli emendamenti segnalati e avviato le relative votazioni.

Per quanto riguarda la ricerca, dagli emendamenti presentati non emergono sostanziali novità rispetto al quadro già delineato dal testo governativo, con l’interesse focalizzato sulla istituzione della Fondazione “Human Technopole” disposta dall’art. 19. Diversi, tra gli emendamenti segnalati chiedono modifiche all’art. 19 ma quelli che chiedono modifiche sostanziali non appaiono suscettibili di buon esito in fase di votazione.

Diverse modifiche sono state proposte dalla V Commissione e dalla VII Commissione “Cultura, scienza e istruzione” della Camera all’art. 41 (Finanziamento e semplificazione delle attività di ricerca) che istituisce, tra l’altro, un apposito fondo, con uno stanziamento di 45 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2017, per il finanziamento delle attività base di ricerca dei ricercatori e dei professori di seconda fascia in servizio a tempo pieno nelle università statali.

In particolare, in V Commissione sono stati presentati alcuni emendamenti aventi lo scopo di aumentare il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), destinando tale aumento ai Progetti PRIN, ma la Commissione li ha respinti.

In VII Commissione è stato invece proposto (emendamento 41.3) di anticipare al 2017 il ripristino della possibilità di assumere personale a tempo indeterminato e ricercatori a tempo determinato nella misura del 100%, in termini di spesa, del personale cessato dal servizio nell’anno precedente. Il fondo di finanziamento ordinario delle università (FFO) deve essere incrementato di conseguenza di 30 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017.

Un ulteriore emendamento proposto in VII Commissione (l’emendamento 41.2), chiede che ai professori e ai ricercatori universitari in servizio al 1o gennaio 2017 siano riconosciuti, per intero ai fini giuridici e per il 50% ai fini economici, le classi e gli scatti di carriera maturati nel quinquennio 2011-2015, bloccati dal DL 78/2010. Ai professori e ai ricercatori universitari che hanno preso servizio successivamente alla data del 1o gennaio 2011 le classi e gli scatti dovranno esser riconosciuti per intero sia ai fini giuridici che economici. Per il finanziamento di tali riconoscimenti, la VII Commissione chiede che dal 2017 il FFO sia aumentato di 100 milioni di euro e il contributo alle università non statali sia incrementato di 10 milioni di euro.

Entrambi questi emendamenti sono stati però respinti dalla Commissione con riesame da parte dell’Assemblea.

Ricordiamo che, come già segnalato nella precedente Newsletter, l’art. 41 in questione, al comma 11, prevede un incremento del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca MIUR (FOE), di 25 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018 (!), da destinare al sostegno specifico delle “Attività di ricerca a valenza internazionale”. Al riguardo non risultano avanzate proposte di modifica.

In tema di enti di ricerca, l’emendamento 61.01 proposto dalla VIII Commissione “Ambiente” prevede l’assegnazione all’ISPRA, a partire dal 1o gennaio 2017, del 2,5% delle risorse di cui all’art. 19, comma 6, del D.Lgs. 30/2013, derivanti dalla messa all’asta di quote di emissione di gas a effetto serra.

La Commissione Bilancio ha infine bocciato, a tarda notte, gli emendamenti che puntavano alla “stabilizzazione” dei precari dell’ISTAT e dell’ISS.

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