Ripartizione del FOE 2015: approvata con molte perplessità dalle Commissioni parlamentari

Facciata Camera dei Deputati

Via libera delle Commissioni cultura di Camera e Senato al decreto MIUR di ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE) per l’anno 2015 (atto n. 186). Come già avvenuto negli anni precedenti, il parere favorevole al decreto è stato accompagnato da non poche perplessità, in particolare al Senato dove la presenza del ministro Giannini e le precisazioni da lei fornite nella seduta del 29 luglio non sono evidentemente bastate.

Il dibattito parlamentare ha, infatti, evidenziato diversi punti critici del decreto e, più in generale, sull’ammontare e sulla struttura del FOE e sul quadro normativo e programmatico nel quale il FOE si colloca, tra i quali:

  • la riduzione di circa 93 milioni di euro del FOE dal 2011 ad oggi;
  • un taglio complessivo del FOE 2015 di 53 milioni di euro, superiore di ben 10 milioni al taglio di 42.916.000 euro disposto dalla legge di stabilità 2015, del quale non sono fornite le motivazioni;
  • la mancata esplicitazione dei criteri che hanno portato alla determinazione dei tagli effettuati ai singoli enti;
  • la mancanza di esplicite motivazioni di priorità strategica delle varie iniziative 
previste e finanziate complessivamente per circa 156 milioni di euro;
  • la discrepanza tra i criteri indicati per la ripartizione del 70% della quota premiale e quelli indicati nel recente decreto di ripartizione della analoga quota premiale per il 2014;
  • la impropria natura non aggiuntiva della quota premiale rispetto al finanziamento ordinario;
  • la mancata emanazione del previsto regolamento ministeriale per la definizione delle modalità di destinazione delle risorse riservate alla chiamata diretta dei ricercatori o tecnologi italiani o stranieri di cui all’ 13 del D.Lgs. 213/2009;
  • la mancata definizione dei piani triennali di attività degli enti;
  • la perdurante mancata approvazione del Programma Nazionale della Ricerca 20142020 (che fu presentato in Consiglio dei Ministri a gennaio 2014 dall’allora ministro Carrozza e che il ministro Giannini ha recentemente affermato essere stato inviato al CIPE).

Punti critici a fronte dei quali le Commissioni hanno formulato nei loro pareri (vedi parere della 7a Commissione del Senato e parere della VII Commissione della Camera) diverse condizioni e raccomandazioni.

Segnaliamo, infine, che l’Ufficio di Presidenza della 7a Commissione del Senato, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, ha previsto una futura audizione del Ministro sulla “tematica complessiva inerente agli enti di ricerca”.

 

Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI del 10 settembre 2015.

Non sei ancora iscritto? Iscriviti alla nostra newsletter!

[wysija_form id=”2″]